L'autenticità è nulla
senza la sincerità

Un paysage riche de son patchwork de coteaux
Naturalita

Un paesaggio ricco nel suo mosaico di pendii

Le nostre vigne sono ancorate su entrambi i lati della valle della Marna. I vigneti dei coteaux d’Aÿ e di Mareuil-sur-Aÿ dominano la riva destra del fiume e sono orientati principalmente verso Sud ed Est.

Possediamo poi un’enclave geografica nel nostro patrimonio viticolo, ovvero un vigneto situato a sud della Montagne de Reims che collega Reims a Épernay e separato dalla valle della Marna da una breccia stretta molto gessosa. Il suo orientamento a Nord è diventato oggi un innegabile vantaggio climatico.

Sous-sol, sol et cépages façonnent nos vins
Materali

La geologia plasma i territori e i vitigni li svelano

Il vigneto champenois forma un incredibile caleidoscopio di terre, distribuite fra aree ben definite e affioramenti; queste terre creano delle caratteristiche uniche a seconda della loro posizione.
I nostri vini provengono da zone e terreni differenti, ognuno possiede la propria singolarità a seconda del villaggio – Avenay, Aÿ, Mareuil-sur-Aÿ, Épernay, Festigny, Mutigny ou Tauxières – e della parcella – Carrière d’Athis, Chemin du Bois, Les Blanchiens, Les Châtaigniers, Les Fourches, Les Valnons, Sur le Mont.

La complessità della geologia

La terra dello Champagne sovrappone formazioni terziarie costituite da strati di rocce non consolidate fatte di sabbia e argille con formazioni cretacee, dove domina una roccia resistente fatta di calcare luteziano e pietra molare. Questo terreno riposa su un sottosuolo di gesso, una roccia sciolta, porosa, che può raggiungere persino una profondità di 40 metri. Il gesso partecipa a questa alchimia della regione dello Champagne, anche per la sua costituzione di granuli di calcite derivante da scheletri di microorganismi marini; questi minerali donano al vino la sua base aromatica e gustativa. Grazie anche alla forte porosità, si creano riserve d’acqua che permettono alla vite di alimentarsi durante la stagione molto calda.

Il frutto, questione di carattere

Noi coltiviamo i 3 vitigni tradizionali della Champagne: Pinot Noir, Meunier et Chardonnay. Tutti e tre ovviamente hanno il loro carattere organolettico varietale: la densità del Pinot Noir, la vivacità del Chardonnay e la rotondità del Pinot Meunier. Ogni vitigno però è stato scelto per la sua perfetta adeguatezza alla natura del suolo e del sottosuolo. Il Pinot Noir è stato piantato in zone gessose e argillose ad ampia superficie come ad esempio a Mareuil-sur-Aÿ., il Pinot Meunier si trova su terreni argillosi come per esempio a Festigny mentre lo Chardonnay viene prodotto su terre a superficie interna gessosa mista ad argilla come per esempio ad Aÿ : Les Valnons e a Tauxiéres : Les Fourches.

Notre métier chemine autour de l’expérience issue du passé et de l’expérimentation qui trace l’avenir.
Itinerari

Il nostro mestiere di vignaioli viaggia nella direzione di due nozioni indispensabili e al tempo stesso complementari: l’esperienza e la sperimentazione.

La prima viene dal passato e dal presente, la seconda traccia il futuro. Nel nostro Domaine di famiglia, tramandiamo il tutto da 3 generazioni e questo ci permette di mantenere intatta la nostra tradizione champenoise. Pur avendo coscienza di nuovi modi di considerare la viticoltura e la vinificazione abbiamo deciso di conservare le nostra fondamenta autentiche sia pur senza congelarle. Ciascuna decisione d’evoluzione di una pratica è stata presa attraverso un insieme di attenzioni estreme alla vite e al vino e di pragmatismo e sfumature.

  • abbiamo riorganizzato i nostri 7 ettari di vigne, ripiantandone alcuni in selezione massale e individuando 40 parcelle.
  • abbiamo adattato le nostre pratiche di coltivazione in funzione delle analisi del suolo fatte regolarmente su tutta la nostra proprietà.
  • abbiamo messo in atto la coltivazione biologica attraverso l’aratura a cavallo, la produzione di compost artigianali, il rispetto dei ritmi naturali della vite, le rese limitate.
  • rinforziamo questa coltivazione biologica col principio faro dell’agricoltura rigenerativa, che consiste nel mantenere permanentemente suoi nostri suoli una vegetazione diversificata.
Trasformazione

I nostri vini devono esprimere in parti uguali il territorio, l’uva e la nostra unicità

Fra il nostro vigneto e la nostra cantina esiste questo fil rouge conduttore della natura che dobbiamo ritrovare nei nostri vini. Preservare l’espressione originale del suolo, della pianta e dell’uva richiede molti gesti; paradossalmente, preservare quella del vino ne richiede molti meno.

Un raisin pressé en 3 étapes

Lasciare il grappolo “in pace”

La pressatura dell’uva si effettua in maniera antica, nel nostro torchio tradizionale che risale all’origine della tenuta. Preferiamo un frazionamento specifico che si basa sulla durata e sulla pressione dei grappoli e non sul volume estratto. La loro anatomia e la loro struttura sono in questo modo integralmente rispettate.

Le bon contenant pour le bon rôle

Il contenitore giusto per il ruolo giusto

Il legno resta l’alleato ideale del vino: la barrique apporta il miglior rapporto superficie/volume per l’ossidazione, quello inferiore del tonneau permette di limitarla. Oggi, tutte le vinificazioni e gli affinamenti si svolgono nei tonneaux, fusti grandi. Attualmente, spinti dal desiderio di dare un’espressione unica ai nostri vini, facciamo delle prove con contenitori ovali di ceramica e calcestruzzo di piccola portata.

Sensibilita

Senza il nostro legame alla terra e la nostra ricerca costante, i nostri vini sarebbero solo dei vini...

Quando degustiamo i nostri vini, a tutte le tappe della loro preparazione e in bottiglia, ritroviamo il nostro legame al nostro territorio della Champagne e al nostro modo di interrogare serenamente il nostro lavoro. Con il passare degli anni, ci siamo liberati di ogni artificio tecnico per dirci semplicemente : “facciamo ciò che riteniamo giusto fare”.